Non dire GRAFFIO se hai un GATTO
Un recente studio scientifico ha valutato l’abitudine dei gatti domestici a graffiare oggetti inappropriati e che misure i proprietari adottavano per evitarlo.
E’ emerso dai dati raccolti che l’84% dei mici in questione mostra questa problematica e, soprattutto, che graffia maggiormente sedie e mobili e meno i tappeti. Non solo, la frequenza è influenzata dal tipo di tessuto di cui sono fatti questi complementi d’arredo.
I proprietari, per ovviare a questo comportamento, comperano tiragraffi ed utilizzano punizioni e, a volte, premi per fare smettere il gatto ma senza risultati significativi.
Come possiamo interpretare questi dati?
Per prima cosa bisogna capire cosa significa “graffiare” per la specie felina e perché hanno questa necessità: per loro è dettata dall’etogramma di specie ed è scritta nel DNA. Questo comportamento ha un valore sociale importantissimo e quindi non lo si può vietare. Si può invece insegnare al gatto come e dove esprimere questa attitudine.
Le modalità per riuscirci sono molteplici: ci possiamo far aiutare da prodotti in commercio che stimolano il gatto all’utilizzo dei tiragraffi, possiamo studiare meglio il luogo in cui posizionare i dispositivi adatti, possiamo scegliere tra un’ampia gamma di oggetti per attirare il graffio. La regola d’oro è chiedere al micio ciò che preferisce e capire la motivazione che c’è dietro alla scelta del luogo da parte sua.
Come diciamo da sempre e come, anche in questo studio, viene messo in evidenza è che la PUNIZIONE non funziona! Non è efficace perché non insegna una alternativa valida e corretta ad un comportamento che è sbagliato per noi ma NON per il gatto (ricordate che è nella sua natura graffiare quindi lui sta facendo una cosa giusta per il suo essere felino!).
Per consigli utili e pratici, potete leggere sul nostro blog una guida pratica che abbiamo pensato per voi sull’argomento.